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Il ritorno di Maratona D’Estate 2017
Maratona d’Estate festival della danza città di Paestum Dal 24 al 30 luglio si svolgerà la quinta edizione nel cui ambito orbiteranno artisti internazionali Al via la quinta edizione di Maratona d’Estate, il festival della danza organizzato da Stefano Forti che ne cura anche la direzione artistica. La manifestazione, in programma a Capaccio Paestum dal 24 al 30 luglio propone molteplici novità, a partire dalla location degli stage. Quest’anno Maratona si accasa tra gli arredi di una struttura ricettiva a 5 stelle, il Grand Hotel Paestum Tenuta Lupo’, dove dalla mattina alla sera allievi ballerini approfondiranno gli studi della danza sotto la guida di rinomati esponenti del settore, mentre gli spettacoli serali, verranno portati in scena nella stupenda area archeologica di Paestum, davanti al Tempio di Atena con ospiti di fama internazionale. Prima fra tutti l’étoile Luciana Savignano, protagonista in “Funambolia”, creazione firmata da Emanuela Tagliavia, coreografa di contemporaneo. E quest’ultima sarà pure una delle insegnanti di Maratona d’Estate. A proposito del parterre docenti, nell’edizione targata 2017 il festival vanta nomi di enorme spessore, quali Luciano Cannito, Garrison Rochelle, Fabrizio e Vinicio Mainini, Giovanna Spalice, Alessandra Celentano e tanti altri. Tra le novità si registra la sezione “Baby maratoneti”, invece in collaborazione con il Centro Studi delle Arti di Rosario Trezza si è pensato a dare spazio anche al musical, affidando le lezioni ad un autentico mostro sacro, ovvero Martino Muller, coreografo di moltissimi capolavori. Davanti alla capacità di mettere su cotanta preziosità, patron Forti ha così spiegato: «E’ sempre tutto maggiormente complicato, nel senso che ogni anno, crescendo di livello, vuoi fare meglio rispetto al precedente. Costante è il rinnovamento di insegnanti, in questi cinque anni ne ho invitati continuamente di nuovi, altrettanto per ciò che concerne gli spettacoli». Ecco, appunto gli spettacoli. Anticipata la presenza della Savignano, che aprirà la serata di gala del 29 luglio, ricordiamo che nella stessa occasione, la seconda parte sarà dedicata a “Bentornati italiani”, figlio di un’idea di Stefano Forti il quale dice che gli «sta molto a cuore perché riporto qui ragazzi italiani attualmente impiegati all’estero, sia in Compagnie che in Teatri famosi ma essendo partiti giovanissimi sono ancora poco visibili in Italia e quindi ci tengo tantissimo a farli ritornare». A precedere questa data, la rassegna “Alessio Giglio”: il 28, infatti, scuole di danza di tutta Italia, parteciperanno con le loro esibizioni, da alternarsi alle performance di ospiti provenienti direttamente dal Béjart Ballet Lausanne: Angelo Perfido, Jasmine Cammarota e Vito Pansini. Il 30 si chiuderà con il concorso Magna Graecia, (il cui inizio è fissato dal mattino, ndr) e con il gran finale in notturna di una “Carmen” inedita ad opera di Antonio Di Vaio. A ballarla Jasmine Cammarota, Vito Bortone (primo ballerino del Teatro Massimo di Palermo, ndr) e la Compagnia di Di Vaio stesso.
Maratona D’Estate – In corso la quarta edizione
Giunto alla sua quarta edizione è in fase di svolgimento, in quel di Capaccio Paestum, Maratona d’Estate – festival della danza città di Paestum, organizzato e diretto da Stefano Forti, noto ballerino, coreografo e maestro. La manifestazione che terminerà sabato 30 è stata presentata in conferenza stampa lo scorso venerdì, presso il locale Palazzo di città, dove al dibattito hanno preso parte il direttore artistico Stefano Forti, il sindaco di Capaccio Paestum Italo Voza, l’assessore con delega allo Sport Franco Sica, l’assessore alle Attività produttive Crescenzio Franco, il portavoce Ufficio comunicazione istituzionale Carmine Caramante e successivamente è arrivata l’assessore alla Cultura Donatella Pannullo. Stefano Forti ha confermato come la manifestazione «è consolidata. Vengono ragazzi da tutte le parti d’Italia, si è estesa a livello nazionale». Le lezioni procedono dal mattino alla sera e dal 28 al 30 anche spettacoli nell’area archeologica di Paestum, con inizio ore 21. Il 28 la rassegna “Alessio Giglio”, il 29 “Bentornati Italiani” e Don Chisciotte, il 30 concorso Magna Graecia. Il sindaco Voza, prendendo la parola, ha prontamente dichiarato quanto sono orgogliosi di ospitare Maratona d’Estate «nel prestigioso scenario dell’arena dei templi. Il direttore artistico Stefano Forti e la sua scuola è una garanzia eccellente. La danza è cultura, noi siamo ben lieti di ammirare tanti giovani ed artisti di fama nazionale ed internazionale. Questa è inoltre un’occasione di crescita per il territorio, non solo dal punto di vista sociale ma anche economico, giacché grazie all’evento si registra un alto numero di turisti. Invitiamo a partecipare, ad assistere alle serate degli spettacoli che ci daranno emozioni e di venire a vedere tutte le nostre bellezze, non soltanto la zona archeologica ma l’intero territorio». Concorda con le affermazioni del primo cittadino, l’assessore Franco soprattutto perché «eventi del genere sono fondamentali al fine di promuovere con qualità l’ambito commerciale della zona e le attività ricettive». L’assessore Sica, con delega allo Sport, costantemente sensibile alle necessità dei giovani sottolinea che la danza è importante pure come aspetto sportivo. «Maratona d’Estate è una full immersion di danza a 360° e siccome ospiteremo nel nostro paese molte persone sarà per noi una buona vetrina perché magari in futuro sceglieranno Capaccio Paestum quale meta di vacanza». Infine Caramante ha ricordato l’ottimo lavoro di Stefano Forti in quel di Capaccio Paestum: «Lo conosco da anni, lui opera su questo territorio da molto e nel corso del tempo i risultati ottenuti si sono visti, soprattutto con la sua scuola diventata punto di riferimento educativo». E’ chiara, dunque, l’alta professionalità del maestro Forti che dal 25 al 30 consentirà a tanti giovani di vivere un’esperienza di rilievo nonché valida al progresso professionale. Molte le borse di studio da assegnare, audizioni da svolgere sul posto ed altro ancora. Per quanto riguarda, poi, la serata di gala, quella del 29, il primo tempo presenterà “Bentornati Italiani”, autentica passerella di stelle della danza italiana impegnate professionalmente nelle maggiori realtà internazionali. Nel secondo tempo vedremo Ekaterina Oleynik prima ballerina dell’Opera di Minsk ed Armand Zazani, già del teatro dell’Opera di Tirana in una suite del Don Chisciotte, affiancati sul palco da giovani allievi danzatori. L’ufficio stampa: Marita Miano Tel 347 3843638 – email: mar.info@libero.it
HALIMA, storia dell’Artista della danza del ventre
DI GIUSEPPE COSSENTINO
HALIMA GIUSTINA CAIAZZA, inizia la sua vita da danzatrice con un obiettivo preciso quello di trasmettere il vero senso delle danzi orientali che era ancora molto frainteso; seguono i suoi primi viaggi al Cairo patria della danza orientale dove ha la possibilità di studiare con i principali maestri e maestre egiziane .
Scoprire come questa danza e questo mondo abbiano infinite forme e manifestazioni che si ricongiungono in un estasi artistica.
Ed ecco il sogno che si realizza……la ragazzina che danzava in punta di piedi davanti alla tv e si travestiva con scialli e veli è diventata l’ artista che aveva dentro……. Halima che si ritrova come per incanto su Rai 2 in prima serata in una delle sue prime esibizioni in pubblico. Fonda l’associazione Culturale “ Centro Halima” ad Arzano, proprio in quel paese che le sembrava così ostico e poco fertile per la fioritura della sua vena artistica.Porta in scena sempre la cultura e i benefici della danza orientale . Iniziano così conferenze , spettacoli a teatro come “Le Ali di Noor” al Sannazzaro nel 2007 “Hallayà la danza del serpente” “ La Gitanilla” “ Kasbharet” “Sabaya” “ Ritratti” “Parthenope”.
Inoltre, organizza un importante competizione internazionale “DEA PER UNA NOTTE” in collaborazione con Eddy sham. Insomma, una storia di un’artista degna di nota quella di Halima che noi non potevamo non raccontarvi attraverso la voce della stessa artista della danza del ventre.
Presentati, raccontaci un po’ di te…
ciao sono Halima , insegnante e coreografa di danza Orientale
organizzatrice di eventi spettacoli teatrali e manifestazioni culturali,fondatrice dell’Ass. Culturale Centro Halima. Sono proprio quella ragazzina di un po’ di tempo fa, timida sensibile ed insicura , con un sogno così grande che non immaginava mai di poterlo realizzare. Sempre in contrasto con le angustie chiusure mentali del suo paese, sempre in lotta per la sua libertà verbale e corporea. La Danza per Halima ha sempre rappresentato il suo mondo diverso, libero,, da pregiudizi , critiche, dove la musica è l’unico alimento sostanziale che permette al corpo di esprimere quelle emozioni sentimenti più nascosti. Quel sogno spezzato da piccola non si era mai perso ed è così che da grande ha rincontrato la Danza….quella Orientale…. che cosa meravigliosa; quella musica così vicina alla nostra cultura mediterranea, il fascino di quei movimenti così femminili e sensuali, l’eleganza di un corpo oscillante tra veli e ritmi diventano facilmente parte di se. Con l’aiuto della sua prima insegnante Virginia Serra scopre il mondo dellla danza Orientale nella forma giusta in tutta la sua cultura e terapia . Così grazie ai suoi metodi finalmente riesce ad abbattere la timidezza e l’insicurezza per dar vita a tutta la sua libertà di espressione attraverso la danza e amando il suo corpo.
Inizia così la sua vita da danzatrice con un obiettivo preciso quello di trasmettere il vero senso delle danzi orientali che era ancora molto frainteso; seguono i suoi primi viaggi al Cairo patria della danza orientale dove ha la possibilità di studiare con i principali maestri e maestre egiziane .
Scoprire come questa danza e questo mondo abbiano infinite forme e manifestazioni che si ricongiungono in un estasi artistica.
Ed ecco il sogno che si realizza……la ragazzina che danzava in punta di piedi davanti alla tv e si travestiva con scialli e veli è diventata l’ artista che aveva dentro……. Halima che si ritrova come per incanto su Rai 2 in prima serata in una delle sue prime esibizioni in pubblico. Fonda l’associazione Culturale “ Centro Halima” ad Arzano, proprio in quel paese che le sembrava così ostico e poco fertile per la fioritura della sua vena artistica.Porta in scena sempre la cultura e i benefici della danza orientale . Iniziano così conferenze , spettacoli a teatro come “Le Ali di Noor” al Sannazzaro nel 2007 “Hallayà la danza del serpente” “ La Gitanilla” “ Kasbharet” “Sabaya” “ Ritratti” “Parthenope”.
Organizzo un importante competizione internazionale “DEA PER UNA NOTTE” in collaborazione con Eddy sham
cosa rappresenta la danza del ventre per la cultura in generale e italiana?
La danza del ventre è probabilmente la più antica forma di danza nel mondo…..che ha ispirato pittori scrittori, tutti conoscono la danza dei sette veli di Salomè e tante sono le rappresentazioni in vari film. Inizialmente rappresentava la Dea Madre, la fertilità ma la sua diffusione in tutto il bacino medio orientale ne ha variato le forme a secondo delle zone in cui si è diffusa. In Italia si diffonde agli inizi del 900 come danza sensuale ma la musicalità ed i ritmi decisamente popolari contaminano il folklore di molte località italiane fondendosi con le danze popolari locali.In ogni caso la danza del ventre è molto penalizzata perchè non viene considerata allo stesso livello di altre discipline come classico e moderno sopratutto in italia
Ti piace il Made in Italy, quanto conta come patrimonio italiano?
In Italia si è diffusa velocemente ci sono festival stage competizioni in tutte le città della penisola comprese le isole ogni week end anche più di uno
Un danzatore italiano che prediligi?
Io…..ahahah credo che in Italia ci siano molti bravi insegnanti.
Un tuo sogno nel cassetto.
Mi piacerebbe molto che mia figlia Sabrina che ha iniziato a studiare questa danza da sempre continuasse il percorso iniziato da me.
Progetti?
Portare la danza del ventre nelle scuole per fare in modo di farla praticare per educare alla femminili tà che si è persa
Un saluto ai nostri lettori di Italy in the World Webzine
Un bacio da Halima
Il Balletto di Siena in Spagna per spiegare ai bambini il mondo del Teatro la nuova sfida di Marco Batti
L’obiettivo è quello di rivitalizzare con laboratori creativi e pratici il rapporto tra i giovani e il mondo del teatro
Il Balletto di Siena in Spagna per spiegare ai bambini il mondo del Teatro
Un progetto educativo che vedrà coinvolti circa 100 ragazzi delle Scuole Statali della città spagnola
Si è tenuto 13 novembre il Balletto di Siena e il suo direttore artistico Marco Batti sono stati ospiti a Terrassa per un workshop sul mondo del teatro interamente rivolto ai bambini. Un progetto inedito, altamente educativo che vedrà coinvolti circa 100 ragazzi delle Scuole Statali della città spagnola.
Un invito prestigioso per Marco Batti e il Balletto di Siena, ricevuto da una realtà che si è consolidata negli anni come un istituzione fondamentale per l’attività teatrale catalana, diventata oggi punto di riferimento per tutta la Spagna.
L’obiettivo del progetto a cui la realtà senese è stata invitata a partecipare, é quello di rivitalizzare con laboratori creativi e pratici il rapporto tra i giovani e il mondo del teatro, educare grazie alle abituali materie scolastiche, “questo nuovo pubblico” ad una corretta ma emozionante visione dello spettacolo.
Inoltre il direttore artistico dell’Ateneo della danza sarà per una settimana maestra d’eccezione per gli allievi dell’ultimo anno dell’Istituto.
Il compito di Marco Batti sarà quello di raccontare, attraverso l’uso della storia e della letteratura, la grande opera in tre atti “Butterfly”, lo spettacolo che andrà in scena il giorno dopo a Barcellona.
Il balletto di Siena si è esibito infatti sabato14 novembre nel teatro della città con l’opera coreografata dal direttore della compagnia senese. Sul palco insieme gli affermati coreuti della compagnia, anche più di 20 allievi selezionati dal Maestro Batti durante le due settimane di collaborazione all’interno dell’Istituto di Teatre di Barcellona. Insieme hanno realizzato un corpo di ballo inedito che si è esibito in una “Madame Butterfly” particolare, centrata su una figura femminile caparbia, elegante e sofferente.
La coreografia è firmata dal Maestro Batti, le sonorità sono state rielaborate dal grande Riccardo Joshua Moretti, nuovamente gomito a gomito per portare in scena la loro “Butterfly”. Ispirandosi all’opera di Giacomo Puccini e al libretto di Giacosa. Drammaturgicamente, nello spettacolo si esalta l’incredibile caparbietà di Butterfly, donna vittima dei propri sentimenti e del senso di una quasi dovuta sottomissione, accostandola ad elementi scenografici posti a simbolo delle navi. Quelle navi che in giovinezza le permetteranno di conoscere l’amore, che le strazieranno per anni un cuore pieno di malinconica speranza e che, alla resa dei conti, porteranno davanti agli occhi di questa donna e madre innamorata il più grande dolore. Tutto ciò avviene senza fossilizzarsi sull’immagine del singolo danzatore che interpreta “il personaggio”, ma identificando cromaticamente le figure chiave. Il bianco, limpido e morale, per Butterly interpretata da Camille Granet; il nero per Pinkerton, in Giuseppe Giacalone, ma anche per tutto ciò che racchiude mistero e oscuro presagio, concludendo con la semplice e serena nudità per il Bambino, il solista Filippo del Sal, e per ciò che, incoscientemente, diventa parte integrante di un’immortale storia d’amore.
Per ulteriori informazioni:
info@ateneodelladanza.it; 0577/222774
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